ESCI DALLA TUA COMFORT ZONE!

Quando ho trovato questo disegno, per un attimo la mia mente è scivolata verso zone e relativi colori che per un paio di anni ci hanno perseguitato. Tutti quanti.
Poi leggendo bene le diverse caratteristiche e specifiche delle zone di comfort, non casualmente rossa quella della paura, gialla quella dell’apprendimento e  verde quella della crescita,  non ho potuto non far scivolare le mie riflessioni su un terreno più interessante, più consono e decisamente in linea con lo spirito e l’approccio di noi di ELT: la comunicazione attraverso una lingua straniera.

La Psicologia Comportamentale definisce la comfort zone come: “La condizione mentale in cui la persona agisce in uno stato di assenza di ansietà, con un livello di prestazioni costante e senza percepire un senso di rischio”.
Tutti abbiamo le nostre comfort zone: la nostra casa, un luogo particolare, una stanza, l’amica di sempre, la mamma, una città, il fidanzato, la fidanzata, la moglie, il marito, un cane, la “giornata tipo”, un libro.

Per ciò che riguarda la lingua straniera che dobbiamo usare, le comfort zone sono rappresentate sempre dall’uso delle stesse parole, lo stesso tempo verbale, le stesse frasi che ci permettono una comunicazione essenziale,  facendoci sentire  sollevati dal peso dell’ansia e della paura.
Paura di sbagliare, paura di non capire o essere capiti, paura di essere giudicati.
Rimanere ancorati nella nostra comfort zone di vita e/o linguistica per molto tempo ci ingabbia in una realtà, un linguaggio prevedibile, gestibile, controllabile, conoscibile, rendendo la nostra esistenza e la nostra comunicazione piatta e senza stimoli.
A volte la nostra comfort zone può diventare la nostra prigione perché:

  • Non si cresce
  • Non si evolve
  • Non si cambia

Imparare ad uscire dalla nostra comfort zone e dalla zona della paura ci dà invece l’opportunità di crescere e imparare a tutto tondo perché ci permette di:

  • Sperimentare noi stessi in altri luoghi o situazioni
  • Conoscere meglio noi stessi, le nostre reazioni e le nostre emozioni
  • Scoprire nuovi aspetti di sé
  • Scoprire nuove possibilità di essere
  • Scoprire nuove possibilità di agire
  • Individuare le nostre risorse
  • Apprendere il nuovo
  • Cambiare ed evolvere
  • Credere di più in se stessi e nelle proprie capacità
  • Accrescere l’autostima

Questo processo non è sempre facile e immediato poiché richiede rischio e coraggio. Osare ci espone alle cadute, alle sconfitte… ma ne vale sempre la pena!
Si possono abbandonare le due prime zone ingannevoli, attraverso qualche piccolo esercizio come, ad esempio, fare ogni giorno qualcosa di scomodo.
Per quanto riguarda l’apprendimento di una lingua straniera qualche piccolo esercizio potrebbe essere quello di rispondere al telefono in inglese, scrivere un’email in francese o partecipare ad un meeting internazionale ed esprimere un’opinione.

Così facendo è possibile attraccare e restare in due zone decisamente migliori, più adatte all’autostima, alla crescita personale e professionale: la zona dell’apprendimento e la zona della crescita.

Restiamo sulle lingue straniere, anche se il paragone con la vita è quasi scontato. Apprendere quindi “learning” attraverso vari sistemi, materiali e strumenti che vanno dal personal learning enviroment, alle flipped classroom, al self-placed learning e anche al self directed learning.

Senza entrare troppo nel dettaglio di questi termini da addetti ai lavori, mettiamo in evidenza che nella zona dell’apprendimento la parola d’ordine è la motivazione, l’interesse. Qui il learning, soprattutto se è aziendale , dev’essere  incentivato dai docenti che personalizzano i percorsi di taglio esperienziale, ma anche dai discenti stessi che si sentono protagonisti attivi.

Ecco che quando entriamo nelle ultime due zone, quelle dai colori più gradevoli alle nostre emozioni, quando anche la lingua straniera che le contraddistingue diventa più gradevole, ci ritroviamo a:

  • Essere più attivi e creativi
  • Essere più empatici e comunicativi
  • Creare obbiettivi e opportunità
  • Eliminare stereotipi culturali

La missione di noi di ELT  è  chiaramente  espressa proprio nel nostro approccio che traghetta i nostri clienti dalla loro comfort zone alla zona di crescita.

Per fare questo , per arrivare ad un’autonomia linguistica, noi utilizziamo da sempre tecniche precise che partono dal  modelling, il modellamento della lingua, per arrivare allo scaffolding , dove si genera l’impalcatura reale della comunicazione, e infine al fading, fase in cui il docente pian piano si dissolve lasciando il discente “cresciuto” nella vita come nella professionalità.

Tornando al disegno, il significato internazionale dei colori ci dice che rosso sta anche per allarme, arancione sta anche per protezione, giallo sta per felicità, verde sta per crescita.
Vorrei ricordare che il colore di ELT è una sfumatura di blu, che sta per sicurezza, responsabilità.
Adesso sta a Voi  “osare”: Vi aspettiamo !